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Come fare la potatura del nocciolo

Come fare la potatura del nocciolo

La corretta potatura del nocciolo è fondamentale per avere alberi sani e produttivi. Il nocciolo sta diventando uno degli alberi da frutto più coltivati nel nostro Paese, sia a livello amatoriale che nei noccioleti specializzati. La sua potatura non è tuttavia semplice e bisogna avere i giusti accorgimenti tecnici per praticarla nel modo giusto. Molto importante, infatti, è distinguere tra la potatura di allevamento e quella di produzione, ovvero i tagli che si eseguono nei primi anni per impostare la forma, e gli interventi annuali che invece regolano la produttività della pianta.
In quest’articolo scopriamo tutto quello che c’è da sapere per potare gli alberi di nocciole nel modo migliore.

Quando potare il nocciolo

Il periodo ideale per eseguire la potatura del nocciolo è l’inverno, tra la caduta delle foglie e l’inizio della fioritura. Si tratta di uno dei primi alberi da frutto a fiorire, tra gennaio e febbraio, per questo, a volte, è difficile intervenire nell’esatto momento della stasi vegetativa. Se non si riesce ad agire per tempo, si può comunque potare anche in fioritura, se non altro, in questo caso la movimentazione del polline causata dalle diverse operazioni di taglio favorisce l’impollinazione.

La potatura di allevamento del nocciolo

La potatura di allevamento del nocciolo viene eseguita nei primi anni dopo la messa a dimora e serve per impostare la forma prescelta. L’albero ha una forte tendenza a emettere polloni basali, per questo si cerca di assecondarne attitudine. Le principali forme di allevamento del nocciolo sono: cespuglio, vaso cespugliato, alberello.
Vediamo come s’impostano con la potatura di allevamento.

Nocciolo a cespuglio

L’allevamento del nocciolo a cespuglio asseconda il portamento naturale della pianta. Questa, senza nessun intervento di potatura si trasformerebbe in un folto cespuglio.
Per capire come avviene questo tipo di potatura, consideriamo la messa a dimora di astoni (polloni) prelevati dalla ceppaia, operazione che di solito si fa in autunno. Nel primo anno non si eseguono interventi. Nell’autunno del secondo anno, l’astone deve essere tagliato a livello del terreno. Con questa operazione, la pianta emetterà numerosi e vigorosi germogli, ovvero i polloni. Di questi, bisogna sceglierne da 4 a 8, che formeranno i fusti principali del cespuglio. Il consiglio è di scegliere quelli più vigorosi, meglio posizionati e ben distanziati l’uno dall’altro. Questa forma di allevamento è detta policaule. Consente di avere piante con frutti facili da raccogliere e che non raggiungono altezze elevate.

Nocciolo a vaso cespugliato

Simile al cespuglio è il nocciolo a vaso cespugliato, altra forma di allevamento policaule. In questo caso, però, le branche non partono direttamente dal livello del terreno, ma vengono impalcate a 40-50 cm dal suolo. Per l’impostazione del vaso cespugliato con la potatura di allevamento, si effettua il taglio di capitozzatura già nel primo anno della messa a dimora.
Sul punto di taglio nasceranno i nuovi germogli. Di questi, nel secondo anno, se ne scelgono 4-5, i meglio orientati, che diventeranno le future branche dell’albero.
La forma a vaso cespugliato facilita le successive operazioni di pulizia alla base della pianta (spollonatura e taglio dell’erba).

Nocciolo ad alberello

La potatura del nocciolo ad alberello è più indicata per quelle varietà con scarsa attitudine pollonifera. Si tratta di una forma monocaule, con un unico fusto da cui, all’altezza voluta, partono le branche primarie. Per l’impostazione si deve intervenire con la messa a dimora degli astoni in autunno e taglio al suolo. Quindi, nell’estate dell’anno successivo, si sceglie il germoglio più vigoroso da allevare. Questo a fine stagione andrà tagliato a 80-90 cm dal suolo. Infine, negli anni successivi si mantiene un asse centrale e si scelgono le branche (di solito 4) orientate nel modo giusto, per dar volume all’alberello.

La potatura di produzione del nocciolo

Nella coltivazione del nocciolo la potatura di produzione ha i seguenti obiettivi generali: contenere la forte attitudine pollonifera della pianta; mantenere l’equilibrio della folta chioma; regolare il carico produttivo, allo scopo di evitare l’alternanza di produzione con anni di carica e scarica; eliminare le parti danneggiate dall’azione degli agenti atmosferici o attaccate dai parassiti; eliminare le branche dell’albero in eccesso; far entrare tanta luce nella chioma.

Quando potare

Superata la fase di allevamento in cui s’imposta la struttura dell’albero, dal 4-5 anno in poi iniziano le operazioni di potatura di produzione del nocciolo. Per potare correttamente l’albero, bisogna tener conto di alcune sue peculiarità: la produzione di nocciole avviene sui rami di 1 anno di età, lunghi almeno 15-20 cm; i rami che hanno fruttificato nell’anno precedente non porteranno più frutti, ma daranno origine a nuovi rami a frutto; i frutti nascono e maturano bene nelle parti più illuminate della chioma.
Sulla base di queste caratteristiche, dobbiamo tarare i nostri interventi (oltre alla spollonatura).

Come potare

Per praticare la potatura di produzione del nocciolo, per prima cosa, bisogna tagliare i rami corti che sappiamo non produrranno. In questo modo, incanaleremo tutta l’energia sui rami produttivi. Poi, nella fase produttiva/giovanile dell’albero fino ai 15 anni di età, la potatura si limita all’eliminazione delle sottobranche in sovrannumero esaurite e dei succhioni, tagliando, in modo particolare, le ramificazioni che puntano all’interno della chioma sottraendo luce. Una maggiore illuminazione, infatti, favorisce l’allungamento dei rami e quindi una produzione quantitativamente maggiore.
Nella fase di piena produzione, che nel nocciolo si ha dal quindicesimo anno di vita in poi, i tagli devono essere più incisivi e finalizzati a mantenere la pianta in salute.
È consigliato, infine, praticare tagli di ritorno sulle branche, così da stimolare la produzione di legno nuovo.

Come rimuovere i polloni nella maniera corretta

L’operazione principale della potatura di produzione del nocciolo è la cosiddetta spollonatura. I polloni crescono velocemente dalla base dell’albero e vanno in competizione con il resto della vegetazione, compromettendo la produzione.
La rimozione dei polloni si può fare sia in inverno che in primavera. Il taglio deve essere netto e molto preciso, dunque bisogna evitare di lasciare monconi in corrispondenza del colletto. Per farlo, consigliamo di usare degli attrezzi ben affilati. Per facilitare l’operazione, si può scalzare leggermente il terreno intorno al colletto, così da intravedere le radici e riuscire a tagliare nel punto d’intersezione. Ovviamente le radici dell’albero non vanno danneggiate.

L’abbrutimento del nocciolo

Altra tecnica di potatura che viene applicata sul nocciolo è l’abbrutimento. L’obiettivo è quello di infoltire la chioma e stimolare una fioritura rigogliosa. Questa operazione si effettua nei mesi estivi, spezzando i rami laterali di un anno più vigorosi e che siano lunghi almeno 30 cm, lasciando il pezzo di ramo semi-staccato e penzolante.
In inverno s’interverrà con un taglio di potatura per eliminare la parte spezzata appena al di sotto del punto di abbrutimento.

Potatura di rinnovamento

Su alberi di nocciolo un po’ più in là con l’età si può effettuare la potatura di rinnovamento. Gli interventi sono più drastici e hanno il fine di ringiovanire la pianta. Questa tecnica si pratica rimuovendo le branche troppo vecchie, danneggiate dal tempo, da malattie o parassiti del legno.
Nelle forme a cespuglio le branche si tagliano da terra e, col tempo, vengono sostituite da nuovi polloni basali. Nella forma ad albero, invece, si elimina la branca nel punto d’intersezione e si aspetta che da lì nascano nuovi germogli. Saranno loro, quindi, a ringiovanire la pianta.
Un intervento ancora più incisivo lo si può fare tagliando l’albero al livello del suolo, per ripartire in pratica con un nuovo albero.

Potatura meccanica del nocciolo

Nei noccioleti intensivi, dove le operazioni di potatura sono molto costose in termini di manodopera, da qualche anno si sta sperimentando la potatura meccanica. Per potare il nocciolo meccanicamente si utilizzano attrezzature potatrici con barre di taglio dotate di 4-6 dischi. Quest’ultimi sono montati su un castello telescopico, con il quale è possibile procedere a interventi di taglio sia laterali che di cimatura. È ovvio che la potatura manuale è più precisa, con tagli mirati e interventi razionali. Spesso però nella corilicoltura da reddito si guarda più al risparmio di costi che alla tutela degli alberi.

Fonte: coltivazionebiologica.it